COMPASSION FATIGUE QUESTIONARIO PER I MEDICI VETERINARI
Gentile collega,
se è vero che fare il veterinario non è proprio una “passeggiata” e assomiglia sempre più all’andar per mare, è inevitabile, almeno ogni tanto, controllare le mappe nautiche e aggiustare la rotta. A volte navighiamo tranquilli, altre volte la bonaccia sembra quasi arrestarci, ma in alcune brutte giornate ci sentiamo come travolti dalle onde, in balia della tempesta. Dalla prima indagine che ti proposi, era l’anno 2012, emerse inaspettatamente l’immagine di una categoria professionale afflitta da svariati fattori di crisi, con livelli elevati di stress lavorativo, esaurimento emotivo e, per certi versi, sull’orlo del burnout. Nel 2016 abbiamo appurato – assieme - come i motivi alla base dello stress lavorativo, dopo solo qualche anno, fossero cambiati. Se precedentemente il veterinario proponeva, quale fonte di stress, temi come la scarsa redditività percepita o l’insufficiente riconoscimento sociale della professione, qualche anno dopo i fattori di crisi sembravano piuttosto legati alle relazioni sempre più conflittuali con clienti e colleghi. Le colleghe e i giovani alle prime esperienze sono risultati essere i soggetti più vulnerabili alla sofferenza psicologica. L’indagine ha rivelato che se è vero che la componente emotiva del nostro lavoro crea forti stati di stress, la nostra capacità di adattarci per risolvere i problemi (strategie di coping) risulta invece adattativa ed efficace poiché mira a trovare una soluzione al problema stesso anziché evitarlo. Le informazioni raccolte attraverso le indagini, che abbiamo largamente condiviso attraverso articoli e seminari, hanno sensibilizzato la categoria, l’opinione pubblica e portato alla progettazione di iniziative volte a promuovere la tutela della salute psicologica dei professionisti, tra i quali corsi di formazione e la creazione in ANMVI del Gruppo di benessere veterinario (GBV). Se vogliamo continuare a goderci il viaggio nel mare della nostra professione (e della nostra vita) e accertarci che questa navigazione ci conduca a dei porti sicuri, dobbiamo dare una nuova occhiata alle nostre mappe per capire se e come aggiustare la rotta. Questa nuova indagine che ti sottopongo mira a scovare proprio quella componente più emotiva del lavoro di veterinario che pare, oggi, risultare il tallone di Achille del nostro benessere psicologico. Ti offro ora di intraprendere assieme questa nuova avventura alla scoperta di quello che siamo, di come stiamo e di dove stiamo andando.
Grazie Alessandro Schianchi
Per informazioni è possibile contattare la segreteria ANMVI ai seguenti recapiti: Email: info@anmvi.it - formazione@anmvi.it Tel: 0372/403547 - 41 |
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